Essere migrante
Resti di uomo, sudore di nave, storie di pianti, valigie di fame... Quelle degli immigrati che arrivano oggi sulle coste italiane, stretti come sardine su barconi fatiscenti, in condizioni disperate per sfuggire alle guerre e alla fame. Quelle degli italiani, che attraversavano l’oceano e le montagne con un fagotto e una valigia di cartone alla ricerca di un futuro migliore. Storie di uomini comuni che oggi come in passato portano fatiche e speranze, problematiche e risorse, povertà e forza lavoro.
Lo spettacolo è nato dall’incontro tra il Collettivo Teatrale C.E.T e gli studenti dell’Istituto Superiore Calamandrei di Crescentino, a seguito di un progetto didattico di approfondimento sul fenomeno dell’immigrazione. Ha debuttato nel 2011 al Teatro Angelini di Crescentino, è stato replicato in diverse occasioni, tra cui la rassegna Teatro Ragazzi di Casale Monferrato e durante la manifestazione rivolta alle scuole Giovani, la memoria, la storia, la cittadinanza organizzata dall’Anpi provinciale di Vercelli in occasione della giornata di commemorazione della Resistenza.
Essere Migrante ha ottenuto consensi e premi partecipando a concorsi e progetti; il 28 gennaio 2012 è stato insignito della menzione d’onore al concorso Un Calcio al Razzismo e successivamente premiato a Parigi dall’Unesco.
Essere migrante è un profondo percorso di ricerca sul fenomeno storico e al contempo di estrema attualità della migrazione: un capitale di esperienze raccontato nell’incontro evocativo di parole e canti, di musiche e immagini. Storie di uomini che si fanno Storia, che può essere utile ricordare ad un’Italia che ha da poco compiuto 150 anni.