In qualche luogo,ogni tanto,sopra l’arcobaleno delle colline, può accadere di ascoltare "frasi magiche" che si mescolano, si accavallano, si rincorrono, restituendoci atmosfere, immagini, memoria, ricordo di una terra: della nostra terra. Frammenti, di un comune patrimonio culturale, che possono entrare così a far parte di ognuno di noi. Proverbi che parlano del tempo, del calendario contadino, delle stagioni; ironiche narrazioni di usanze, luoghi comuni, segni della natura. La voce dei ricordi si trasforma in poesia e ci guida in un mondo affascinante. Quei magici suoni, composti e ricomposti da due splendidi interpreti della poesia dialettale piemontese: Cesare Vincobrio e Teresio Malpassuto, crescono, penetrano nei nostri cuori come tracce di profonda umanità.